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mercoledì 17 giugno 2009

Luca era gay vince il premio Mogol: l'ira di Luxuria


Giusto ieri Power of Gay vi aveva proposto un articolo su un Artista della musica italiana, Niccolò Agliardi, parlandovi proprio di una sua canzone, Perfetti, non ammessa al Festival di Sanremo 2009. La canzone aveva come sfondo una tematica gay, esattamente come quella ammessa e che si è accaparrato il secondo posto. Stiamo parlando di Luca era gay, di Povia.

Ve lo ricordate, vero, il polverone mediatico che aveva sollevato? Le critiche dal mondo gay, che definivano omofobo il cantante dei 'bambini fanno oh' e dei 'piccioni'?

Per un pò, Luca era scomparso. Tutte le voci sul testo del cantante, le accuse di omofobia e le offese per l'eccessiva banalità, si erano finalmente placate.

Da qualche giorno invece, Povia e il 'suo' ex omosessuale, tornano alla ribalta.
Il cantante ha vinto il Premio Mogol come miglior testo dell'anno, proprio con Luca era gay. L'evento, organizzato in Valle d'Aosta, vedeva da una giuria composta da Arnaldo Colasanti, Oliviero Beha, Marcello Veneziani, oltre che dallo stesso Mogol.

Il paroliere, amico di Lucio Battisti, spiega le motivazioni che hanno spinto l'intera giuria a votarlo come miglior pezzo, scavalcando altre cinque canzoni arrivate in finale: Egocentrica di Simona Molinari, Tutto l’universo obbedisce all’amore di Franco Battiato, Il Paradiso dei calzini di Vinicio Capossela, A te di Jovanotti, e Sincerità di Arisa.

« [il pezzo] racconta usando la prima persona, un fatto di vita, fino a pochi anni fa probabilmente considerato "scabroso", vissuto con disarmante naturalezza. Povia ha intinto la penna in un inchiostro molto simile al liquido, di colore diverso, che scorre nelle nostre vene e ci regala ogni giorno un altro giorno del miracolo della vita, sorgente essenziale di ogni poesia»

La notizia non ha affatto lasciato indifferente il mondo gay. Tanto per fare un esempio, Vladimir Luxuria, il transgender più celebre d'Italia, oltre che ex parlamentare di Rifondazione Comunista, non ha affatto apprezzato la scelta della giuria predisposta al premio, e al quotidiano torinese La Stampa ha rilasciato un'intervista affermando:

«Di fronte a questa scelta mi viene da dire soltanto che Mogol dovrebbe rileggere un pò dei suoi stessi testi. Perchè o li rinnega o davvero non so cosa gli stia accadendo. Mi sembra la dimostrazione che purtroppo non sempre la maturità anagrafica rispecchia la maturità artistica. E che Mogol si è scordato del Mogol di qualche anno fa. Qualche anno fa, insieme ad Ambra Angiolini, ho fatto un musical che si chiamava “Emozioni” e che si basava proprio sulle splendide canzoni nate da uno dei più bei matrimoni artistici della musica italiana, quello tra Mogol e Battisti. Tra i testi che scegliemmo c’erano anche canzoni come Il giardino dei ciliegi, dove si sottolinea che “le anime non hanno sesso…” e Questione di cellule dove si legge: “non è questione di cellule/ma della scelta che si fa/la mia è di non vivere a metà”».

Power of Gay, senza parole, vi ripropone il video ufficiale della canzone di Povia, due volte vincitrice, Luca era Gay.


1 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che vuoi commentare... c'è solo da dire "che schifo!"
maledetti cattofascisti!